Intervista Coordinatore Tecnico - parte 1
Sig. Panaccione, giunti a Novembre, come procede il lavoro?
Molto bene, come coordinatore tecnico potrei ringraziare la società, o le famiglie dei ragazzi che ci sostengono. Invece voglio sottolineare il lavoro svolto dai tecnici: rappresentano un valore e un patrimonio inestimabile per la società e le impressioni positive avute in estate sono state confermate in questi mesi. Si tratta di un gruppo di allenatori che pone sempre il bene dei ragazzi al primo posto, mettendo grande disponibilità ed energia nel lavoro in palestra e fuori. Il loro entusiasmo è importantissimo per sviluppare la proposta societaria.
Quali sono gli obiettivi societari?
Non siamo riusciti a formare squadre over e questo ha comportato scelte dolorose sia a livello tecnico che umano, ma il progetto è centrato sulle squadre giovanili maschili e, con una punta d´orgoglio, possiamo affermare di essere tra le poche società che disputa tutti i campionati del settore dall´under 12 all´under 19. Stiamo cercando di impostare un percorso tecnico lineare che consenta ai ragazzi di affrontare gare e allenamenti con diversi gruppi, gestendo le differenze ma soprattutto valorizzando gli elementi di continuità tra un gruppo e l´altro. L´obiettivo è riuscire in un paio d´anni a proporci nei campionati giovanili a livello regionale mantenendo forte la nostra capacità di offrire sport a livello promozionale. In questi anni abbiamo visto troppe volte progetti interessanti sgonfiarsi perchè sviluppati troppo in fretta e senza le necessarie premesse tecniche e organizzative, la tentazione di provare a fare di più c´è e c´è stata, ma prima è necessario consolidare quanto di buono fatto finora e ottenere le strutture adeguate.
Quindi questa è una stagione di assestamento?
Si, nelle ultime stagioni abbiamo conseguito una serie di risultati che ci consentono di pensare in modo positivo al futuro. Ma avere più squadre, più atleti e più campionati comporta maggiore organizzazione. Questo non significa che non ci siano risultati da conseguire: ogni gruppo ha la sua storia, peculiarità, punti di forza e obiettivi. Lo staff tecnico è cresciuto, anche perchè nel preparare la stagione abbiamo pensato di formulare una proposta flessibile, qualificata e strutturata. La flessibilità serve a evitare di chiedere ai ragazzi un impegno gravoso, cerchiamo di gestire gli impegni anche in base alla disponibilità familiare e le attività scolastiche. Prevedendo 2 allenatori per gruppo, cerchiamo di favorire l´allenamento differenziato, e di sviluppare un´attività qualificata. Strutturata, perchè consente al ragazzo di allenarsi con altri gruppi, ed è compito degli allenatori gestire questo passaggio. Con i tecnici abbiamo sviluppato un rapporto aperto, di confronto e dialogo in cui conividere eseprienze e punti di vista. Ho sempre pensato che un tecnico debba sentirsi libero di proporre il suo modo di allenare e sviluppare in palestra le proprie idee. Non mi piacciono gli esecutori o gli allenatori che copiano quanto visto in altre realtà: per fortuna ogni gruppo e ogni giocatore rappresentano un unicum che va interpretato e stimolato in modo unico.
Parliamo dei gruppi. Si parlava di percorso e obiettivo di ogni gruppo... (presto il seguito dell´intervista)
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