Autostima nella vita e nello sport (2)
Ne L´Autostima 1 ho perseguito l´idea dell´approccio a quest´inestimabile "valore", cercando di solleticarvi degli interessi, delle motivazioni ad approfondire stabilendo per principio che l´autostima è un bisogno legittimo.
Ora cercherò di chiarire perchè è così.
Partiamo dalla domanda che tutti ci facciamo di fronte ad una cosa nuova che piace ma che non conosciamo:
Come si ottiene la stima di se?
Cominciamo a dare all´autostima un significato formale, perchè non possiamo colpire un bersaglio che non vediamo nel mirino.
L´autostima è la disponibilità a considerare se stessi come dotati delle competenze necessarie per affrontare le sfide fondamentali della vita e come meritevoli di felicità.
L´autostima ha due componenti base:
• Senso d´efficacia
• Rispetto di se
Senso d´efficacia
Il senso d´efficacia si porta dietro l´aspettativa al successo. Significa fiducia nel giusto funzionamento della mia mente, nelle mie capacità di pensare, capire, imparare, scegliere e sopratutto prendere decisioni. In poche parole significa, "avere fiducia in se stessi".Il senso d´efficacia non è la convinzione di sentirsi infallibili, ma è la convinzione di poter imparare tutto quello che serve. Potremo sentirci anche leggermente incerti, sulla risoluzione di qualche sfida, ma saremo sempre in una disposizione mentale atta ad aspettarci il successo dai nostri sforzi.
Rispetto di sé
Il rispetto di sè si porta dietro l´aspettativa naturale all´amicizia, all´amore, alla felicità. Sentirsi in diritto di viveri felici, d´affermare le proprie idee ed opinioni, di poter esprimere liberamente i propri desideri legittimi. In poche parole significa avere "la certezza del proprio valore", non è sentirsi perfetti o superiore agli altri, bensì è la convinzione che il nostro benessere e la nostra realizzazione personale valgono la pena di essere sostenuti, e che meritiamo il rispetto degli altri. Dobbiamo sentirci meritevoli dei premi che provengono dalle nostre azioni e goderne.
Ma perchè ho tanto bisogno di questi valori?
Perchè devo soddisfare due bisogni primari affinché raggiunga la padronanza di controllo del mio ambiente.
• La mia vita ed il mio benessere dipendono dalla mia capacità di pensare.
• L´uso corretto della coscienza non è automatico, tutto dipende dalle mie scelte (libero arbitrio).
L´essenza di noi umani è la nostra capacità di ragionare, cioè di afferrare le relazioni.
Da questa capacità dipende la nostra vita, infatti, fabbricare consapevolezza dovrebbe essere, una delle missioni principali della nostra vita.
Un altro aspetto basilare è quello dell´attribuzione dei valori e dei susseguenti giudizi di valore che noi diamo come risposte a domande tipo: che individuo devo cercare di diventare? Secondo quali principi devo guidare la mia vita? Quali sono i valori da perseguire?
Secondo le risposte, implicitamente, ci daremo anche un profilo con caratteristiche morali, quindi le nostre azioni susseguenti, inevitabilmente lasceranno tracce nella nostra psiche sia che siano positive che negative. Confrontandole con lo standard morale che ci siamo scelti non possiamo esimerci dallo giudicarci.
Se noteremo un´incongruenza tra il nostro codice morale (ideale) e la realtà, la nostra autostima ne soffrirà perchè la fiducia e l´ammirazione verso noi stessi, devono avere fondamenta nella realtà, e non essere generate dalla fantasia e dall´illusione.
Incominciamo con il fare nostri questi principi:
• La messa a fuoco contro la nebbia.
• La consapevolezza contro la non consapevolezza.
• La chiarezza contro l´oscurità.
• Il rispetto per la realtà contro la fuga dalla realtà.
• L´onestà verso se stessi.
• Il confronto con se stessi contro l´evitamento.
• La ricettività verso le nuove conoscenze contro la chiusura mentale.
• Il desiderio di vedere gli errori e di correggerli contro la perseveranza nell´errore.
• Attenzione alle contraddizioni.
• Rispetto verso le responsabilità della coscienza.
Tutti questi principi dobbiamo considerarli delle vere e proprie sfide d´affrontare, l´azione che ne conseguirà può influenzare negativamente o positivamente la percezione che abbiamo di noi stessi, cioè il bisogno d´autostima è soddisfatto se ci sentiamo che stiamo funzionando per il bene della nostra vita.
Una qualità intrinseca a noi umani, da non confondere con l´autostima è "l´orgoglio".
L´orgoglio è un´emozione. Esso è il premio emotivo per il successo ottenuto. Non è un vizio da sradicare, ma un valore da raggiungere. (N.B.)
Per non confonderci dobbiamo stabilire dei capisaldi, l´autostima viene prima di fare e ci fa sentire in grado di soddisfare qualche necessità, l´orgoglio viene dopo aver fatto, e se è tutto a posto ci premia con il farci sentire soddisfatti.
L´orgoglio, sotto certi aspetti è giudicato negativamente, perchè generalmente può apparire accompagnato dalla "superbia" o "dall´arroganza". In questo caso non si può parlare d´orgoglio autentico, bensì d´atteggiamento borioso o millantatore.
Fine de "L´Autostima 2"
gaetano.giovedi@libero.it
P.S. Un consiglio ragazzi, cercate sempre di capire bene il significato (semantica) delle parole, e se v´incuriosisce spesso è utile completare l´analisi con l´etimologia (origine, radice). Con la tecnologia che avete in tasca (smart) farlo costa veramente poca fatica.
TUTTI INSIEME CE LA FAREMO
Note: bibliografia principale: N. Branden "I sei pilastri dell´autostima"